Nel dibattito filosofico forma e contenuto hanno contrapposto pensatori di epoche diverse. In contrapposizione ai platonici, che intendevano il mondo delle idee come separato da quello delle cose, Aristotele dà la definizione di ousia, la sostanza, concepita come sinolo, unione indissolubile di forma e materia.

Noi preferiamo parafrasare Aristotele e affermare che “…ovunque sia presente una realtà materiale ivi vi è la necessaria presenza di una forma”

Si può affermare che nella nostra società la forma è tutto, il contenuto irrilevante.

San Tommaso avrebbe condiviso, ma certamente per lui la forma si sarebbe identificata con l’atto, e dunque con l’anima immortale. E cos’è la forma se non l’anima immortale, esprimibile attraverso un messaggio, della vostra azienda?

Dopo Platone, Aristotele, Sant’Agostino è lo spirito positivistico ad affrontare il tema della forma e del contenuto. In quest’ottica va inquadrata la riflessione adottata dalla biologia che ci insegna che la vita è pura forma (struttura) e il contenuto (sostanze chimiche) è solo materia prima.

Nella società della comunicazione, seppur su basi diverse, questo dibattito sembra essere ancora irrisolto.
Nella nostra azienda intendiamo per “contenuto” il messaggio che vogliamo comunicare, e per “forma” il modo in cui lo esprimiamo.

Da molto tempo, ormai, sosteniamo che la forma è importante, ma è molto più importante il contenuto. Forma e contenuto, strategia ed esecuzione, sono due aspetti della stessa cosa.
Il “che cosa diciamo”, e il “come lo diciamo”, non solo sono ugualmente importanti, ma sono inseparabili.

Questo è un principio pratico da tenere presente nella formulazione di una strategia, e uno dei motivi per cui è difficile sia impostare una strategia efficace, sia eseguirla correttamente.